E’ arrivata da poco in redazione a Swimbiz.it la notizia. Roland Matthes è morto oggi in Germania, dopo breve malattia. Sessantanove anni da poco compiuti, e una storia che lo ricorderà e ce lo ricorderà per sempre a dorso. Già, il dorso, quello stile natatorio che in qualche maniera è come se il tedesco Matthes avesse forgiato. Quasi inventato, riformato e ricostruito. Trasformato nel suo stile, in una nuotata perfetta. Un’icona di stile assoluto. Il modo stesso di pensare che quello stile è lo stile da nuotare alla Matthes. Lo ha saputo e ammirato un’intera generazione mondiale di nuotatori. Con la fortuna di chi lo ha visto solcare la storia e la leggerezza della vasca. Nel ‘68 olimpico, doppio oro nei 100 e nei 200, bissati l’anno successivo a Monaco 1972. Poi record del mondo a pioggia, ventuno, e un ‘infinità di titoli mondiali ed europei.
Nella Germania dell’Est dei fisici femminili trasformati in ipertrofiche macchine da record del doping di stato, Matthes era la naturalezza estrema fatta di un galleggiamento al limite della farfalla. E’ stata, e rimarrà per sempre l’epoca di Roland il sughero. Nuotatore secco e leggero che della nuotata a faccia in su ha segnato il concetto stesso di nuoto. Potenza e leggerezza, carezza acquatica e stile sublime. Medico ortopedico nel nord della Baviera, Matthes ha sempre viaggiato sull’equilibrio a filo d’acqua. Quel mulinare di braccia senza spostare l’asse di quella ideale linea che l’ha portato in cima al mondo: il campione americano Gary Hall lo definì il dorsista che nuotava con il flutte di champagne sul petto, senza versarne una goccia. Alziamo il calice a questo grande campione che oggi ci lascia. Sughero per sempre , l’eternità nuotata a dorso.