Ancora lei, sempre lei. 19 Ori europei. 360.60 punti, fioccano 9 e 9.5 all'ultimo tuffo, roba da Olimpiadi. Già stamattina, in eliminatoria, le telecamere la inseguivano e il (poco) pubblico del London Aquatics Centre la cercava con lo sguardo. Dici Tania Cagnotto e pensi Europa, non solo eccellenza italiana, ma gioiello di un continente. Internazionale come la sua Bolzano, italiana e allo stesso tempo proiettata sull’Europa. "L'abbraccia anche l'olandese Freitag (argento), sono molto amiche e si rispettano" fa notare Max Mazzucchi, ex azzurro e talent di Swimbiz.it dei tuffi. Non chiamatela cinese, perché Tania ha dimostrato che un’alternativa, un’altra filosofia, è possibile. Da una parte l’impostazione ‘militarista’ di atlete che, accadde alla campionissima Wu Minxia, in passato non erano neppure avvisate delle condizioni di salute dei genitori, per evitare ‘distrazioni’. Dall’altra, una donna ancor prima che sportiva. Che lascia alle sue legioni di fan, appassionati e agguerriti come lei, l’onore di disegnarle il costume olimpico(leggi qui). Che nell’anno olimpico alterna pensieri sportivi a progetti matrimoniali, che sceglie la fede come il miglior tuffo da presentare in gara. Che sul podio sorride in faccia alla città, Londra, che le diede gli incubi.
Ma Tania non è mai da sola. Ecco l’amica di sempre, Francesca Dallapè (11° con 262 punti), affiancarla in finale sul blue carpet di Londra. “Compagna, non semplice comprimaria” ricordava con fierezza l’allenatrice, Giuliana Aor, a Swimbiz.it(leggi qui). Anche scelte di vita diverse. Sposatasi a carriera in corso, nel 2013 “Venivo dalla delusione dei Giochi di Londra e sono stata felice di sposarmi in quel momento. Mi aiutò a ‘staccare’, concentrarmi su altro. Ristorare fisico, per ripartire e arrivare all’argento mondiale di Barcellona”. Ma affiatate come non mai, in vasca e fuori. Tania e Francesca, domani di nuovo insieme per il sincro. Ancora loro, sempre loro.