Quella ricerca della British Heart Foundation ha fatto il giro d’Italia, tra siti, quotidiani e riviste. E la scelta del tema non cade mai sui ciclisti più calmi, gli escursionisti più caritatevoli o i podisti più creativi, ma, stando appunto ai risultati di tale ricerca, sui nuotatori che risulterebbero gli amanti migliori. Il settimanale D Repubblica dedica al tema un servizio, anzi, un’intervista ad Amaury Leveaux, ex olimpionico francese chiacchieratissimo per la sua controversa biografia Sexe, drogue et natation(leggi qui) che “Mi piacerebbe uscisse anche in Italia, magari con un capitolo ad hoc. Federica Pellegrini è una grande, lei e Filippo Magnini resisteranno”. Per Leveaux, il rapporto del nuotatore col proprio corpo è “Reso più facile da quei corpi tonici e seminudi. Presto si perdono i tabù, le stesse donne sono più disinibite ed è giusto così” e allo stesso tempo, da quanto racconta il francese, li avrebbe trasformati in trofei da sfoggiare nelle notti parigine, richiestissimi alle feste dei Vip. Una conferma, forse un po’ estrema, di quanto ribadito dal Direttore di Swmbiz.it, Christian Zicche, su nuotatori e nuotatrici che da tempo starebbero prendendo il posto, rispettivamente, di calciatori e modelle su copertine, cartelloni pubblicitari e simili. Nei giorni scorsi il nome e il volto di Luca Dotto sono finiti persino su un sito d’incontri, con la fidanzata e azzurra del synchro Costanza Di Camillo che, su twitter, subito ‘marcava il territorio’ “Sapevate che Dotto è già adottato?”
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