Anche il nuoto, dovendo fare i conti con la crisi economica, s’ingegna. Per i Mondiali di Kazan, erano pochi gli impianti con piscine permanenti tali da poter ospitare almeno diecimila spettatori, questo il numero considerato "minimo" per poter gestire una rassegna quale il Campionato Mondiale. Per questo, la FINA si è affidata, ancora una volta, a un'azienda italiana: la Castiglione Piscine, per la costruzione di piscine temporanee da costruire all’interno di strutture sportive già realizzate. Soluzione economica, ecologica e d’impatto mediatico. Infatti la location decisa dalla FINA è il Kazan Arena Stadium, stadio dove gioca la Nazionale Russa e la squadra locale del Rubin Kazan(leggi qui) e che ospiterà le gare di nuoto e di nuoto sincronizzato: all’interno dello stadio, saranno montate per l’occasione due vasche da 50 metri . In questo modo la capienza dello stadio sarà ridotta dagli attuali 42.000 posti ai 16.000 posti a sedere. Il tutto nel rispetto delle regole burocratiche, tecniche e ambientali. Anche se le gare di nuoto dentro uno stadio di calcio sono una novità importante dei prossimi Mondiali FINA, non si può dire che siano una novità assoluta. Questa soluzione venne adottata dalla LEN per i Campionati Europei di Vienna del 1995: le gare di nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato si svolsero in una piscina installata nei pressi di una curva dello storico Stadio del Prater. Ma in quel caso non furono tutte rose e fiori. Sarà interessante capire se la ditta riuscirà a disinstallare la struttura in tempo utile per l’inizio del campionato di calcio e se riuscirà a mantenere i costi bassi come preventivati.
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