Who is Lochte?

Kids, kids, kids. Quando ‘The Charlotte Observer’ chiede lumi sul suo futuro post agonistico, la risposta di Ryan Lochte (dx in foto) lascia qualche indizio “Un lavoro che abbia a che fare con i bambini. Sto così bene con i bambini che vorrei fare qualcosa del genere… ma non saprei cosa, boh… comunque lavorare con i bambini”. Il quotidiano della città, dal 2013 casa e sede d’allenamento dell’olimpionico, non manca di sottolineare come lo stesso Lochte sia spesso considerato un “bambinone”, immagine a cui avrebbe contribuito il reality What would Ryan Lochte do? che lo vide protagonista nel 2013(leggi qui). “In realtà divento un po’ selvaggio solo nel weekend, quando non devo allenarmi al mattina - replica il nativo di Rochester – nel resto della settimana, la mia vita è noiosa: mangio, dormo, nuoto”. E nel corso dell’intervista, estesa al grande amico ed x olimpionico Cullen Jones e al tecnico David Marsh, emerge in effetti un Lochte più saggio rispetto a quanto la superficie non comunichi “Le cui uniche colpe sembrano un pazzo reality e le risposte disarticolate che dà durante le interviste – scrive l'Observer, a confronto di – Phelps, arrestato due volte per guida in stato d’ebrezza e noto per una foto in cui consumava marijuana costategli sponsor e una sospensione dalla nazionale”. A proposito di Phelps, sul tema ‘Stare fuori dai guai’ Lochte risponde, a suo modo “Ho imparato da…Michael…Phelps e….altri, giocatori di football. Leggo certe cose e mi dico: ok, questo è da non fare”.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram