"Una tremenda vittoria per il Brasile" dichiara alla tv brasiliana Alex Pussieldi, tecnico e commentatore televisivo. E, in effetti, il nuoto verde-oro non poteva sperare di meglio. Davanti al Fina doping panel di oggi, infatti, l'avvocato federale Marcelo Franklin è riuscito a separare responsabilità individuale di Joao Gomes Junior, trovato positivo a un diuretico ai Mondiali in vasca corta di Doha 2014(leggi qui), e delle tre staffette mondiali a cui partecipò: in tutti i casi, il Brasile prese l'oro e il ranista aveva nuotato solo nelle batterie del mattino. Gomes è stato riconosciuto colpevole di negligenza - la linea difensiva si basava sull'errore di una farmacia di manipolazione - senza volontà di barare: pertanto la sospensione dalle competizioni è di sei mesi, a partire dal 4 dicembre scorso, e tutti i risultati personali conseguiti da quella data cancellati. La squadra, invece, conserverà i tre ori della 4X100 mista uomini, 4X50 mista uomini e 4X50 mista mista; quest'ultima, in caso di titolo revocato, avrebbe visto l'Italia passare dal bronzo all'argento mondiale. Ricardo De Moura, supervisore tecnico nella federnuoto brasiliana e membro del Comitato tecnico Fina, ha dichiarato alla tv nazionale SporTV "La decisione rispetta i meriti della squadra, ratifica la credibilità delle istituzioni, al di là dell'equivoco di un singolo atleta. Medaglie e record sono frutto dello sforzo di tutti".
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