“Non mi è mai piaciuto nuotare. Mi piaceva vincere” persino l’incipit ricorda l’ormai celebre “Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore” con cui inizia Open, la discussa biografia di Andre Agassi. Certo, per Laure Manaudou non si parla di un padre ossessivo vissuto attraverso la figlia, ma anche la sua è una storia di gloria e dannazione, come fu per l’ex tennista, per Ian Thorpe(leggi qui) e per tanti altri. Quelle storie che scavalcano a piè pari i confini della propria disciplina, e dello sport stesso. Era e resta ‘regina di Francia’, tanto che Florent Manaudou s’imbestialisce quando i giornali transalpini continuano a parlarne come del “fratello di Laure”. E le prime rivelazioni del suo libro Entre les lignes (uscirà giovedì prossimo nelle librerie francesi) le hanno già riconquistato giornali generalisti come il Corriere della sera, e persino Dagospia ha sparato le foto della campionessa olimpica che, suo malgrado, fecero il giro del mondo. Fotografie non opera di Luca Marin, ma di un altro ex, Pierre “Il mio solo cruccio è che Manon (la figlia di 4 anni n.d.r.) possa vederle quando crescerà”. Marin che resta il tema più battuto sui quotidiani nostrani, con la giovane Laure che affittava un jet privato per andare a trovarlo. E ancora, la maternità "Adoro questo mestiere", un aborto, il rilancio come stilista e imprenditrice. Il mito di Laure resta intatto, una Brigitte Bardot della vasca. E c’è da scommettere che il suo libro sarà un best-seller.
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