Tra scandali e soffiate, lo sponsor non c’è più

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Un’inevitabile scaricabarile, l’ira di un capo che non riesce a tenere insieme i pezzi, l’incapacità di trovare una via d’uscita. La sfuriata del direttore esecutivo di Swimming Australia, Mark Anderson, nasconde tutto questo e non dirada l’oscurità scesa sull’isola australe. Per telefono ha strigliato i membri del suo staff sostenendo che la perdita del main sponsor Energy Australia sia dovuta alla fuga di notizie sul comportamento poco esemplare dell’ormai ex presidente Nettlefold. Sempre lo Stilnox la causa di tutto: Nettlefold avrebbe pensato di tamponare lo scandalo facendo indossare agli atleti “incriminati” una maglietta con i loghi degli sponsor e inspiegabilmente Energy Australia mancava. Poi ancora le parole ingiuriose dell’ex presidente rivolte a delle collaboratrici ai trials di Adelaide. Tutto questo, secondo Anderson, avrebbe dovuto rimanere tra le mura della federnuoto aussie che ora non sa più come giustificarsi agli occhi degli investitori: anche l’Australian Sport Commission e il Comitato olimpico manifestano seria preoccupazione e stringono la cinghia. Lavare i panni sporchi in famiglia però rende le acque davvero troppo torbide.
 
caminada@swimbiz.it
 
 

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