Per l'Italia, e ormai lo sapete tutti, sarà un'edizione speciale dell'annuale cerimonia d'induzione nelle International Swimming Hall of Fame, il tempio della gloria del nuoto mondiale. Perché il Ct del Settebello Alessandro Campagna si unirà alle altre leggende azzurre cui sia stato riservato quest'onore(leggi qui). Nomi di spicco per il nuoto saranno la tedesca dei record Britta Steffen e Jason Lezak, che a Pechino 2008 svestì i panni del gregario per battere, laddove persino Phelps sembrava impotente, l'invincibile 4x100 stile francese. Ma lo statunitense non sarà l'unico nuotatore ebreo a entrare quest'anno nella leggenda.
Il momento forse più emozionante, per il nuoto globale, sarà quando verrà annunciato il nome di Alfred Nakache. Swimbiz.it racconta la sua storia ogni 27 gennaio(leggi qui), Giornata della Memoria. Perché l'esperienza del nuotatore franco-algerino esce presto dai confini sportivi - gloriosi, con un argento europeo nella 4x200 stile e, nel '41, il record mondiale nei 200 m farfalla - per entrare di prepotenza in una delle pagine più nere della storia umana: l'Olocausto. La straziante separazione dalla sua compagna, dalla figlia, la deportazione nel campo di Auschwitz non bastarono ad annientare il suo spirito. E il nuoto stesso gli offrì il modo di sfidare i suoi aguzzini, tuffandosi nelle gelide acque del bacino di ritenzione del campo, e di essere da esempio per altri deportati. Di diventare, infine, noto a tutti come Il Nuotatore di Auschwitz. E per una volta, i meriti sportivi sono forse secondari rispetto a quelli umani, per giustificare il suo ingresso nella sala della gloria.
Si ringrazia per la collaborazione Claudia Pandolfi, corrispondente per Swimbiz da Parigi