Numeri uno si nasce. Ma ci si diventa anche. Federica Pellegrini non ha bisogno certo di lodi o complimenti di questo tipo. I suoi risultati, straordinari, parlano da sé. Risultati che l’hanno fatta diventare, inoltre, un personaggio glam super desiderato e ambito al di fuori della vasca, tra ospitate in televisione, spot pubblicitari e gossip d’ordinanza. Il fallimento olimpico londinese l’ha, però, segnata e non poco. Lì, dove voleva continuare a recitare il ruolo della numero uno, della protagonista principale, ha disilluso le tantissime attese di tifosi e addetti ai lavori. Ora vuole tornare. Il mondo dello sport, e forse anche lei stessa, ha bisogno della Pellegrini che tutti conosciamo. Prima della partenza per la Francia, dove preparerà le Olimpiadi di Rio insieme a Lucas, la Fede nazionale è stata pizzicata a Verona, su un campo di atletica, ad allenarsi duramente, al freddo e al gelo. Segno evidente della sua voglia matta di lottare e accantonare Londra in maniera definitiva. Si è affrettato a “correre in soccorso” della Pellegrini anche il neo-eletto presidente del Coni, Giovanni Malagò (che ha fatto “crescere” sportivamente nel suo Circolo Aniene), intervistato dai colleghi di Sky Sport 24: “Federica ha sofferto per qualche mese. Dopo Londra voleva subito voltare pagina e ha scelto Lucas con il quale portare avanti 4 anni di lavoro. Nel nuoto il tecnico è una figura totalizzante perché passi con lui tutta la giornata”. Una postilla sulla polemica che si è creata intorno al suo trasferimento in terra francese: “Federica sperava che Lucas si avvicinasse alla sua logistica – ha spiegato Malagò – lui per una serie di motivi non ha potuto farlo e quindi è venuta fuori la storia di Maometto e della montagna, ha scelto lei di andare a Narbonne: una decisione sofferta, ma che dimostra quanto voglia tornare a essere la numero uno. Federica Pellegrini oggi è una persona in pace”. E nuovamente vittoriosa. Si spera.
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