Un Sullivan “sociale” fuori dalla vasca

Come tanti sportivi fanno, anche i big della vasca si impegnano per il sociale e per far parlare di sé quando non compiono un’impresa sportiva.  Eamon Sullivan è senza dubbio uno di questi. Il forte nuotatore australiano, vincitore di tre medaglie olimpiche a Pechino nel 2008, è fermo dallo scorso mese di novembre perché deve riprendersi da un infortunio e dal conseguente intervento chirurgico ad una spalla. La sua pausa forzata l’ha portato ad occuparsi di notevoli interessi al di fuori della piscina (ha aperto, ad esempio, un ristorante di sua proprietà) ed uno di questi è di lodevole importanza: nei giorni scorsi ha lanciato a Corowa, in Australia, una campagna nazionale a sostegno della prevenzione dell’annegamento dei bambini in piscina, denominata “Swim Kids Operation 10.000”. Sullivan spenderà molto del suo tempo a Corowa per portare avanti questo progetto, spinto da una motivazione di carattere personale che nasce dal suo passato di ragazzino, quando rischiò di affogare in piscina. Ma Sullivan è soprattutto un atleta e vuole tornare a gareggiare quanto prima: il suo obiettivo principale, naturalmente, sono le Olimpiadi di Rio. Il rientro ufficiale alle competizioni, invece, potrebbe avvenire ai prossimi Giochi del Commonwealth, dove si dedicherà principalmente ai 50 stile libero. 
 
petrocelli@swimbiz.it

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