Non si dica che i giudici pecchino di coraggio, a questi Mondiali di nuoto. Da anni le squalifiche eccellenti nel nuoto di primo livello sembravano ormai una chimera, ridotte a pochi, rarissimi casi. Ma a Gwangju, dopo la squalifica del lituano Rapsys nei 200 stile libero costatagli il titolo appena vinto (passato al cinese Sun Yang), un'altra vittima eccellente. Lilly King, padrona della rana al femminile, squalificata nelle batterie dei 200 m nell'incredulità generale. Intanto, 18° tempo (2'27"41) che non basta a Martina Carraro per la semifinale, mentre un Matteo Restivo in gestione passa il turno nei 200 m dorso (10° 1'57"67).