Ancora Italia contro Francia, agli Europei di pallanuoto di Budapest. Ma rispetto alla sfida tra gli uomini, il confronto rischiava di essere meno netto e prevedibile. Non tanto per il livello delle avversarie, quanto per un Setteorsa quasi obbligato a vincere. Ansioso di dimostrare di essere molto più di quello, convalescente, battuto da Spagna e Olanda. Il primo quarto è in effetti nevrotico, tra falli "a tappeto" delle avversarie e conseguenti superiorità numeriche non sfruttate. Azione simbolo è un turbinoso susseguirsi di fischio, Var, rigore, espulsione della bleu Radosavljevic, cambio in porta ed errore di Arianna Garibotti. Ma se in principio era il caos, prestò arriva l'ordine. Le azzurre si sbloccano , d'incanto tornano una macchina da guerra. Aiello, Avegno, capitan Queirolo e ancora Bianconi, due volte, bombardando la porta francese per l'8-3 all'intervallo. Neanche dieci secondi dalla ripresa ed Emmolo fulmina la difesa avversaria. Le ragazze di Paolo Zizza dilagano, sarà alla fine. Una bella vittoria dell'Italia, utile a evitare lo scontro immediato con l'Ungheria nel prossimo match. Soprattutto, c'è stata la reazione delle ragazze alle difficoltà di ogni genere, dentro e fuori vasca(leggi qui), incontrate in settimana. Uscendone, forse, persino rafforzate.