Magnifica Benedetta. Giovanissima e sorridente. Con la sfrontatezza e la gioia di vivere di una ragazza adolescente che sale sulla giostra del nuoto e da il meglio di sé, per afferrare successi il più possibile. Nel giro di un mese la Pilato, già campionessa mondiale ed europea di categoria, ha registrato 4 record. E in quale contesto? No, non si sta parlando delle luci scintillanti della Duna Arena di Budapest, che storicamente porta sempre grandi soddisfazioni agli azzurri, ma si fa riferimento al periodo storico in cui il Fenomeno Benny ha firmato i suoi primati.
Due ondate di Covid-19 nel mezzo. Quella di marzo e aprile l’ha costretta a casa, come tutti gli italiani. Lontana dagli allenamenti è stato difficile prepararsi atleticamente per il nuoto che è venuto dopo. Forse. Perché il nuoto che è arrivato dopo la dura primavera “dei canti dai balconi” è stato quello dello spettacolo al Sette Colli. E ci arrivava Benedetta con la medaglia d’oro al collo conquistata a Glasgow circa un anno prima. Nel 2019, la quindicenne atleta pugliese è salita sul primo gradino del podio continentale al coperto, mentre preparava compiti e interrogazioni al liceo. E quel suo sorriso ha sempre caratterizzato la vita di una ragazza, diventata campionessa assoluta. Una rana tutta sua, una rana disegnata sul suo corpo. Respiro e immersione, movimento di braccia e di gambe e ancora respiro in superficie. La spinta verso il podio è arrivata anche da lì. Soprattutto da lì. Dal suo stile, dal talento innato di Benedetta. Così è arrivato il titolo, condito dalle lacrime, al tocco dell’ultima piastra dei 50 metri. 29”32 il record registrato. Doppio primato per lei nelle due vasche nuotate: record italiano e primato mondiale giovanile.
Quel tempo è stato straordinario anche all'aperto e sui 50 metri estivi. E proprio al Sette Colli della scorsa estate. 29”85 il timing registrato, sotto il sole di Roma. Erano semi vuoti gli spalti dello Stadio del Nuoto al Foro Italico, ma Benedetta, sognando pubblico e acclamazioni, è andata veloce velocissima nella sua rana cucita addosso. Wonder Benny ha fatto un altro record. Quello italiano sui 50 metri e sesto tempo mondiale, un altro scossone provocato. Sempre più grande nello sport la Pilato e sempre quella gioia di ragazzina che mai la abbandonata. E poi ecco Budapest. E i 4 primati avuti.
Se la prima ondata di Covid in Italia, l’aveva tenuta ferma a casa, nella famosa “bolla” dell’International Swimming League, e nell’autunno dopo, Benedetta è stata lontana dalla seconda ondata del virus. Lontana da casa e dalla sua Italia che soffriva, con il cuore e l’anima sempre accanto al suo Paese, ha strabiliato ancora.
Dal 16 ottobre al 16 novembre, la Pilato ha macinato primati. Ha aperto l’International Swimming League personale, con il tempo di 28”97 al coperto. Nuovo record italiano assoluto nei 50 metri rana in vasca corta. Le sue due vasche della gloria, avanti e indietro, le ha vissute e respirate ad ogni movimento di braccia e di gambe. Anche il nuoto ha le sue tecniche da rispettare e da esibire. Anche le discipline acquatiche, come il karate o il judo ad esempio, hanno la propria anima da portare nel cuore dei tifosi. Il nuoto non è uno sport di contatto, ma richiede ugualmente degli avversari da battere e non sono sempre i contendenti che vanno di gambe e di braccia, a un metro di distanza nell’altra corsia accanto, a volte e spesso sono gli stessi atleti che misurano se stessi. Lo ha fatto la Pilato ed è arrivato un altro primato. Da Glasgow a Budapest i chilometri sono migliaia, come le frequenze dell’energia spesa da Benny. E allora ecco il record abbassato di circa un secondo. Ed è tanto, tantissimo un secondo in meno per una campionessa che va di velocità. Nel nuoto, come nell’atletica leggera. Sui 100 metri piani si corre e si mietono record. Anche nel nuoto è così. Non c’è un 50 da battere nell’atletica, ma nel nuoto sì e Benedetta sempre lì pronta per prendersi altre soddisfazioni.
Il 14 novembre, durante le semifinali alla Duna Arena, Wonder Benny ha fatto il bis e il tris. Ha migliorato ulteriormente la sua prestazione scendendo di 11 centesimi. Che sono altrettanto, tanti. 28”86 il tempo in piastra sui 50. Il boato è arrivato però 5 giorni dopo. In mezzo risate, sorrisi, esperienze di una campionessa di 15 anni da condividere con i suoi compagni di squadra. Ha eguagliato il tempo continentale di una certa Ruta Meilutite. 28”81 in tabellone per Benny. E lei lì a stropicciare gli occhi e stendere muscoli in acqua nelle due vasche dei 25 metri, della gloria. Il giorno dopo ecco un altro record da festeggiare e dedicare all’Italia. Un altro successo da lasciare senza parole nuove da scrivere, i giornalisti del mondo. La Pilato ha firmato il primato sui 100 metri in vasca corta. Una rana splendida con il tempo di 1'03"55. Una ragazzina. Una donna splendida che va di velocità di vasca in vasca. Un patrimonio del nuoto italiano. Uno di quei talenti che sin da giovanissimi fanno sognare.
Lo fa Wonder Benny, con il sorriso, il talento e la meraviglia dei 15 anni.
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