Donne contro corrente: le donne del nuoto italiano volano ad alta quota.

Volano ad alta quota, dove si respira l’aria e la vita non è vuota. Come cantava Zucchero. Sono le donne del nuoto italiano, donne contro corrente, abituate a virare al muro di traguardi sempre più ambiziosi.
Ne sa qualcosa ad esempio Simona Quadarella, fresca fresca del record italiano nei 1500 stile. La primatista mondiale della distanza è tornata con prepotenza. Il Covid non le ha spezzato le forze, perché quando hai il talento nelle braccia e la determinazione nella testa, dentro di te può vincere solo il virus della resilienza. Lo stesso che abita in Federica Pellegrini. L’eterna Divina che, come le divinità, appunto, non conosce immortalità. «Blu come i miei sogni» ha scritto su Instagram postano la foto della sua passarella a Sanremo di sabato, proprio in abito blu, sotto braccio ad Alberto Tomba per presentare i loghi di Milano-Cortina 2026. Il blu è l’orizzonte di ogni sua giornata, il colore delle piastrelle che i suoi occhi guardano da anni e che oggi pensano a Tokyo.
Chilometri e chilometri di allenamenti, il peso della determinazione e del sacrificio sulle spalle (larghissime) di una donna dalla passione forte e dalla volontà ancora più grande che ora è a un passo dall’ultimo ambizioso traguardo. Manca poco all’Olimpiade, in fretta vanno via delle giornate senza fine e quello che le donne come Federica non dicono (ma che si intuisce) è che, passano gli anni, ma le emozioni che lei prova ogni giorno in vasca sono sempre le stesse di quando era una giovane talentuosa adolescente in erba. Adolescente come Benny Pilato, l’astro nascente (anzi ormai già splendente) delle vasche di casa nostra che è la dimostrazione che non conta la geografia di provenienza e che anche dal Sud si può arrivare a centrare i cerchi dei Giochi. Esempio di donna, e di atleta in generale, che va avanti oltre ogni nonostante. Nonostante la carenza degli impianti (e qui i lockdown per Covid c’entrano fino a un certo punto, dato che tante crisi di strutture chiuse sono precedenti), nonostante i chilometri di distanza da macinare ogni giorno per allenarsi in una vasca da 50 metri. Ma non si lamenta la piccola Benny, non l’ha mai fatto, sorride con la spensieratezza e la concentrazione di chi sa, proprio come ogni brava nuotatrice, che solo se ti massacri di sacrifici puoi arrivare, senza affogare negli abissi delle scuse. A proposito di abissi una che non ci è mai caduta dentro è Alessia Zecchini, la 28enne pluriprimatista mondiale delle immersioni. Una vita in apnea, la sua, come quella di ogni donna che stringe i denti (e i pugni) per emergere nella affermazione della sua dignità.
Quadrella, Pellegrini, Pilato, Zecchini, ma l’elenco delle nuotatrici italiani che ce l’hanno fatta e che brillano di luce propria potrebbe continuare a lungo. Donne non allo sbando e che lasciano una scia.

Che, per dirla ancora con la Mannoia, sono sempre pronte ad affrontare la vita sul campo e mai dagli spalti. Senza risparmi, andando sempre e comunque avanti.

Patrizia Nettis per Swimbiz.it

 

Le mimose da Alberobello

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram