Walter Bolognani: il globetrotter del nuoto giovanile on the road again per lo “Junior Tour”

Copyright foto: Stefano Palazzo

In principio fu Federica Pellegrini, oggi è Benedetta Pilato, ma in scia ci sono tanti e tante giovani promettenti che sbracciano per emergere tra i grandi. Fede è diventata Divina già a 14 anni e Benny è sbocciata alla stessa età (solo qualche mese di differenza in più), segno che nelle vasche italiane si cresce in fretta. La linea verde del nuoto di casa nostra è fatto di un esercito di adolescenti terribili non tutti ciccia e brufoli, ma tanto talento e determinazione. Ne sa qualcosa Walter Bolognani, il direttore tecnico delle Nazionali giovanile che in questi giorni è impegnato in quello che lui stesso ha ribattezzato uno junior tour in giro per l’Italia. I collegiali sono vietati e al tecnico non è restato altro da fare che andare a trovare i suoi ragazzi a casa loro, nelle piscine dove si allenano tutti i giorni. Sta conoscendo atleti, allenatori, società, per «battezzare» il passaggio in maglia azzurri di questi talenti.
E’ partito dalla Puglia, manco a farlo apposta, la terra di Pilato e di tanti altri atleti che nella sua scia promettono di nuotare nella corsia dei vincenti. Una realtà che è quasi un modello di studio a livello nazionale per il serbatoio di nuotatori che ha prodotto negli ultimi anni. Una fucina di belle promesse che ha dato vita a un circuito virtuoso di crescita di tutto il movimento al Sud, in linea con quella che è stata ed è ancora la scuola napoletana (Bolognani dalla Puglia si è poi spostato proprio a Napoli) ma che ora il Covid rischia di frenare. Le scuole nuoto sono in lock down da un anno e intere generazioni di bambini sono fuori dall'acqua da troppo tempo. Manca la benzina, insomma, per continuare ad alimentare il ricambio virtuoso di talenti di questi anni. Non lo avvertiremo subito, ma fra qualche tempo un corto circuito sarà forse inevitabile. Intanto ci godiamo i baby prodigio del presente che giocheranno in casa agli Europei di luglio a Roma cercando la consacrazione tra i big. E’ la generazione dei Luca De Tullio e di tanti coetanei che hanno già dimostrato tanto valore. Non meteore, ma stelle che vogliono restare a lungo a brillare. E’ vero che il cloro sbianca, ma le promesse italiane non scolorano tanto facilmente. Anche in questo caso Pellegrini ne è l’esempio più concreto. Non l’eccezione, ma la regola.

 

Patrizia Nettis per Swimbiz.it 

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