Una Nazionale di eccellenze e di gioielli azzurri che resteranno per sempre nella storia. Oggi a Tokyo l’Italnuoto ha chiuso le Paralimpiadi giapponesi con 39 medaglie vinte. Una favola azzurra che di giorno in giorno si è raccontata in vasca all’Aquatics Centre. Uno stimolo per tutto il movimento e una base solida per il futuro e per i giovani con disabilità che vorranno praticare il nuoto. E’ uno dei pensieri di Riccardo Vernole ai microfoni di Raisport. Dopo aver fatto i complimenti ai suoi ragazzi azzurri ai microfoni di Raisport, ecco l’invito per quelli che potrebbe essere il futuro del nuoto paralimpico: “Non restate a casa, vi aspettiamo in piscina”. E a scrivere l’invito più importante è il medagliere italiano. Quinti gli azzurri per gli ori messi al collo e quarti per numero di medaglie conquistate.
Una sfilata di allori incredibili. 11 quelli del primo posto e del titolo paralimpico, 16 gli argenti ottenuti, insieme ai 12 bronzi in bacheca. Oggi nell’ultima giornata in programma gli atleti della Nazionale di nuoto non hanno deluso le attese, salendo sul podio per 4 volte. Stefano Raimondi, già plurimedagliato a Tokyo, ha vinto l’argento nei 200 misti SM10, replicandosi poi in staffetta di chiusura di giornata, conquistando il bronzo insieme a Simone Barlaam, Riccardo Menciotti e Antonio Fantin. Una super 4x100 mista che in piastra ha fatto il tempo di 4'11"20. Giulia Terzi scende in gara dopo Raimondi e si prende il terzo posto nei 50 farfalla S7 con il crono di 34.32. a seguire sale sul podio anche Monica Boggioni che conquista il bronzo nei 200 misti SM5 con 3:39.50. Una scia azzurra che ha conquistato le corsie della piscina paralimpica.
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