Di questa splendida nazionale scriveremo ancora fiumi d’acqua. Fantastici, meravigliosi, unici, emozionanti. Ad ogni corsa in corsia, Il nuoto italiano è oltre lo spot di se stesso. E’ l’orgoglio non solo agonistico, ma strutturale dello sport italiano. Record di medaglie, e di volti. Giovani e giovanissimi, eleganti e talentuosi oltremodo, il futuro è già vincente .Ma permettetemi la personalissima standing ovation. Come si deve celebrare il divo alla carriera , il cinema insegna e la piscina risponde: l’Orsi d’Oro dei 100 misti mi rilancia a mille la simpatia del Nutella più famoso e volitivo della vasca. Marco Orsi da Budrio, trentuno primavere, il poliziotto sprinter e specialista vero della vasca corta. Una carriera infinita, e un costume che al Settecolli sembrava quasi appeso con destinazione chiodo. Ma la forza, la costanza , la determinazione, quella è la sua carta d’imbarco. Il senatore , l’ultimo dei Mohicani acquatici della sua generazione. Lo Zio Orsi pareva un team manager all’imbarco, ingaggiato di corsa per accompagnare i giovani virgulti, et voilà , record del mondo con quelli che potrebbero essergli nipoti, una parola d’esperienza per ogni azzurrino, e la grinta da spaccare il costumea condurlo sul tetto d’Europa. Con record, come una ciliegina sopra la Carriera. Chapeau grande Marco, ORSI D’ORO alla carriera
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