A voler fare i puristi, è mancata la ciliegina sulla torta. Una torta che l’indimenticato CT dell’Italia Alberto Castagnetti stabiliva come l’essenza delle essenze. Vinci la staffetta 4x200 ,e sei già sull’Olimpo, ovvero SEI. Noi soffiamo, e ci siamo, portiamo un tuttofare Ceccon oltre i limiti dei suoi cavalli-motore. Ma in affanno conclusivo,non è ancora modello Phelps. Si impasta, e va fuori giri. Reduce dal bronzo nei misti, e dalla corsa spogliatoio vasca e viceversa. Forse un De Tullio fresco dalla panca avrebbe aiutato? Ah ,saperlo.. Non basta un fantastico Razzetti a sparare il meglio di sè, con Megli e Ciampi a fare i corazzieri di par loro. Arriva il legno , ma è un legno pregiato con il record italiano a 6’41”58. Per il medagliere azzurro ,che va e che impazza di giorno in giorno. Dopo il Cecco Bronzeo, ci pensa d’argento di Lorenzo Mora nel velocissimo cinquantino a dorso. Mentre il capolavoro si paventa velocissimo. Un pittore che si supera,Zazzeri Arte, un Frigo caldo che ha il baffetto da stoccata finale alla D’Artagnan. Un Deplano che plana come una Ferrari senza freno, e un Miressiche più alto non si può, e i duecento e più centimetri di statura sono solo un dettaglio periferico della sua classe. Orgoglio Italia, che con l’oro dei magnifici quattro incorona noi davanti al mondo. Chissà cosa sta pensando, da lassù, Alberto.., perché siamo fortissimi.
Buonaacqua a tutti
zicche@swimbiz.it