Gli aumenti eccezionali di energia e gas hanno portato ad una mozione congiunta degli Assessori delle città metropolitane e più popolose d'Italia ( Torino, Roma, Milano, Napoli, Bologna, Firenze, Bari e Palermo ) scritta e consegnata nelle mani del Presidente del Consiglio Mario Draghi, alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e ai presidenti delle commissioni di Senato e Camera, un documento che contiene con un accorato appello per scongiurare la mazzata finale che metterebbe fine a molte attività sportive, piscine e palestre in primis.
“Il caro bollette mette a rischio gli impianti sportivi, aiutateci” con questo messaggio gli Assessori, coordinati da Mauro Berruto, torinese, già commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo e oggi responsabile Sport nella segreteria del Pd, cercano di far considerare al Governo la possibilità di ottenere un contributo straordinario di 2 miliardi di euro per enti locali e gestori di impianti da destinarsi in maniera proporzionale ai reali costi da sopportare.
Spingono anche ad ottenere l’estensione del bonus 110 per cento che superi il limite della possibilità di intervento solo sui locali degli spogliatoi e la possibilità di prolungare le concessioni per tutti i gestori di impianti sportivi, n alcuni casi, come quello in cui i concessionari si impegnino a interventi di riqualificazione e miglioramento dell'impianto.
"Dopo due durissimi anni di pandemia - si legge nella nota - questo ulteriore impatto economico rende impossibile il presente e il futuro di chi offre servizi sportivi a milioni di cittadini e che, come testimoniato dalle evidenze scientifiche, contribuisce con l’erogazione di quei servizi, a corretti stili di vita, generando un concreto risparmio alle casse del servizio sanitario nazionale"
Enorme la preoccupazione che aleggia nell'ambiente natatorio, come più volte portata all'attenzione dei media e dei colleghi di governo da parte del Presidente della Federnuoto Paolo Barelli, Capogruppo di Forza Italia alla Camera, sulle conseguenze dell’aumento dei costi di luce e gas sugli impianti sportivi e natatori, molti di proprietà pubblica ed affidata a società locali radicate sul territorio da moltissimi anni.
Le piscine sono le strutture che più di altri impianti sportivi sono vincolati all'utilizzo di enormi quantità di energia e di gas e dopo due durissimi anni di pandemia che ha generato oltre 18 mesi di chiusura e con la conseguente riduzione degli utenti iscritti senza un intervento statale il rischio è rendere impossibile il mantenimento dei servizi sportivi di cui usufruiscono milioni di cittadini.
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