Dopo l'impresa argentea di Capitan Greg ecco spuntare la toscana Giulia Gabrielleschi che nella 5 km al femminile sale sul podio mondiale con uno strepitoso terzo posto, la classe 1996 allenata da Massimiliano Lombardi è oramai una veterana delle acque libere; con un gara di grande intelligenza tattica sfrutta lo spunto della pluri campionessa olimpionica Ana Marcela Cunha che da subito fa l'andatura per imporre il suo ritmo micidiale ma Giulia non molla un metro e si attacca alle gambe della brasiliana riuscendo a sarle sempre al passo.
La Cunha vince in 57'52"9 mentre sul secondo gradino del podio sale la trenatuenne francese Aurélie Muller (57'53"8), abbonata all'argento avendolo vinto in quattro campionati mondiali diversi (2011, 2017, 2019, 2022); la Gabrielleschi è terza posto in 57'54"9
Entusiasta la ventiseienne pistoiese: "Sono al settimo cielo, non mi aspettavo di fare così bene considerata la temperatura dell'acqua che superava i 27 gradi Io mi trovo bene in acque fredde, come lo scorso anno in occasione degli europei nello stesso lago. La gara invece è uscita bene e la tattica pianificata a col mio coach Massimiliano Lombardi è risultata vincente. Sapevamo che Cunha sarebbe partita, sono riuscita a seguirne il ritmo l'ammonizione rimediata nel concitato finale non mi ha distratto dall'obiettivo. Speriamo che questa medaglia sia di ispirazione anche per la 10 chilometri, questa medaglia la volevo fortemente; un po' per il percorso tecnico intrapreso e un po' per i grandi sacrifici giornalieri che facciamo. La dedico a mia mamma Patrizia che mi guarda da casa, alla mia nonna 91enne Ivana che quando ha potuto mi ha sempre seguito e a mio fratello Andrea che si è appena diplomato a Vancouver, in Canada. Finalmente tra qualche giorno torna a casa e ci rincontreremo dopo circa un anno"
Prima esperienza ad un mondiale per l'altra azzurra Ginevra Taddeucci che si classifica sesta, dopo una gara condotta anche in testa. La fiorentina, allenata da Giovanni Pistelli ieri bronzo in staffetta all'esordio iridato, conferma la stessa posizione dell'europeo dello scorso anno: "La gara è stata un po' diversa dal solito, sono abituata alle 10 km di Coppa Len e la tattica è più graduale. Ho un po' di rammarico perché avrei voluto fare meglio. Ho provato ad attaccare Cunha, ma lei è la padrona e non me lo ha permesso. Poi ho perso un po' d'acqua nel finale".
Sulle ali dell'entusiasmo per i grandi risultati ottenuti nei primi due giorni di gara nelle parole del responsabile tecnico Stefano Rubaudo: "Questi risultati non sarebbero stati possibili se le società, con l'aiuto della federnuoto, non avessero profuso ulteriori sacrifici per consentire agli atleti di allenarsi con regolarità. Per ora il bilancio è estremamente positivo; sempre a medaglia in tre gare su tre in questo mondiale. Abbiamo organizzato tanti eventi negli ultimi due anni malgrado la pandemia proprio per cercare di mantenere alta la concentrazione, il ritmo degli allenamenti e dare ai ragazzi obiettivi da perseguire. Questo vuol dire credere nel movimento e non aver paura di osare. Giulia è una certezza, ha un passato importante anche in piscina. Per Gregorio parlano gli straordinari risultati".
Fari puntati sulla 10 chilometri di mercoledì con obiettivo aumentare il medagliere in casa azzurra.
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