Finalmente Margherita. Era ora, ed è arrivata prima nei 200.
Come un flute di Prosecco delle sue terre , leggera come un fruscello ,ma potente come una turbina innescata dal pubblico.
Che rumoreggia alla sua visione, le da il ritmo ad ogni passaggio,il nuotatore in più sugli spalti.
Non si perde d’emozione questa volta Panzi, ma la vasca di casa per Marghi ha un sapore tutto d’oro, e nulla era scontato sotto il cielo di Roma.
Cielo che si fa plumbeo quasi ad accogliere il futuro imperatore delle acque , che fa Cecco con l’ON inserito, e alla fine il Cecc-on si rivela non solo d’oro ma carburato per chissà quale proseguio.
Il Proseguire è verbo ben chiaro alla rana azzurra, che qui non solo impone senza tanti fronzoli l’imperatore Tete Primo, che all’anagrafe fuori dagli schemi egizi dei grandissimi, fa sua la piramide dei 100: Nicolò Martinenghi sfodera la Roma 2022 che cova dentro tutti noi, popolo di nuotatori , e anche un po' nuota-attori per quel che lo riguarda visto lo charme che incute nelle ragazzine urlanti al suo nuotare col sorriso da copertina.
Dietro , che poi fa doppietta sul podio , arriva l’argento di Federico Poggio, un talento che di più non si potrebbe pensare con il Tete al traino di tutta la rana azzurra.
Siamo ingordi , ma alla seconda giornata siamo già sbronzi di euforia acquatica.
Buona acqua a tutti , con questa forma da gioielli unici
zicche@swimbiz.it