A fare i conti esatti, a questa nazionale forse è mancata come ciliegina la doppia P, al secolo la coppia Panziera-Pilato.
La veneta Margherita nel dorso ,duecento metri, non riesce a ritrovare e a ritrovarsi nelle solite aspettative che da predestinata le avrebbero dovuto aprire le acque da quel dì, ma che sembra allungare sempre più al contrario la distanza dalla zona medaglie.
Ci saranno tempi e tempo migliore anche per la Benny pugliese, che d’altro canto non perde per fortuna il suo immancabile sorrisoe spirito ranistico. La rana, quella veloce da cinquantino, cambia prospettive a seconda della condizioni e degli avversari. Che spesso ritornano, come la lituana Ruta, che al tempo che fu appese il costume al chiodo (e controlli saltati..) e si ripiglia lo stile con una nuova giovinezza acquatica.
La gioventù può tutto nello sport del nuoto, dove conta freschezza che spesso fa rima con rombante motore. Un gioco da ragazzi, come l’osservatore televisivo Luca Sacchi - che a dispetto dell’anagrafica è pur sempre un ragazzino lui medesimo -fa notare.
A proposito di rana, sull’americano Fink, oro davanti ai nostri Martinenghi e Cerasuolo, lo caratterizza a schizzo “è un ragazzino con le movenze da cartone animato”. In questo cartoon originale, l’italnuoto ne esce proprio con un bel disegno di squadra. Fantastica Italia, anzi i fantastici del nuoto.
E che sia buona acqua per tutti.
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