Chiudiamolo questo Seven Hills, Internazionale Sette Colli.
E tiriamo le corsie per fare il punto su Th. Ceccon, il Phelpino all’italiana. L’ultima sua prova , i 50 farfalla, hanno il tempo (22”84) e la misura classica della condizione che sta arrivando come un treno lanciato alla velocità del vapore che aumenta ad ogni sbuffo.
Il soffio di Ceccon, meglio di Thomas entrante nella fase che aprirà il mondiale giapponese, è tutto nello sguardo che si staglia cagnesco dietro gli occhialini. Il profeta della farfalla, e del dorso, e di chissà quanto cova dietro quel fisico imponente ma non troppo, definito dalla fine della preparazione, e dallo scarico imminente che lo staglierà al blocco come una statua in costume.
La barba curata, il capello che sboccola già da rock star acquatica. E quel mezzo petto con un accenno villoso, ma nemmeno troppo. Un sacrosanto impegno e critica personale quando si commenta e racconta, mai darsi troppo convinti e scontati, Th. Cecc-on è già sulla strada ideale della Ville Lumierè, passando per i prossimi due mondiali che cercherà di plasmare a modo suo.
Il soffio pare entrare. Anche se i suoi cinquanta sono a zero respirazione, più sgommata acquatica che gara decisa, e importante, perché poi la fine e i conti li fai dai 100 in su.
Siamo pronti, e che l’estate azzurra e del Cecco abbia inizio.
Buona acqua, in un soffio a tutti.
zicche@swimbiz.it