Punto Acquatico: Paltry, Razzo e Tete. Tre medaglie pesanti

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Copyright foto: swimbiz.it

A guardarla bene, anche il fato ha fatto capolino.

Nei 50 rana di Martinenghi, poi, un fato di sfiga. Perché un argento è bellissimo, avoia, ma certo a rivederla alla moviola l’oro ha fatto cucu a Tete.

Passando al collo dell’australiano Williamson come fosse un dolcetto scherzetto. Che lascia quel non so di che, per i se e i perché, che in una tonnara da 26 secondi o giu di lì la capisci solo guardando il tabellone di arrivo. Sono i 50 bellezza, direbbe il fato, lotteria di allunghi da manina intrufolona. Manina che stava dietro di un niente, e ti fa la manicure davanti alla piastra ( 26”32-26”39).

Un po' come capita al Razzo Razzetti. Che nei 200 farfalla/delfino - il giro della morte acquatica perché quando arrivi manco la forza di tirare furi la lingua hai - si vede risucchiare da un motociclista acquatico come Tomoru Honda. Il giapponese che insegue, riprende , affianca e supera. Con Razzetti a fare per buona parte la garona. Negando alla fine al Razzo la gold che in realtà grattava dentro ai pensieri di questa nazionale che in un giorno fa medaglie pesanti.

Lo stesso pensiero di Paltry Super Greg. In arte Paltrinieri nostro, che si aggancia al podio degli 800 stile libero con il bronzo, ma che poteva essere alla fine un argento. Ma l’argento lo prende uno mal visto nella corsia laterale opposta al nostro, e l’oro era nei pensieri fino all’ultimo di una gara distribuita in una corsia e nei pensieri che il nostro Frecciarossa della nuotata porta sempre a casa in orario , quando il gioco si fa duro.

Bene così , e tanti complimenti. Giornata sublime, buona acqua a tutti.

zicche@swimbiz.it

 

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