Alla vigilia delle gare dei Campionati Italiani Assoluti che si sono svolti a Riccione le scorse settimane il responsabile delle squadre nazionali giovanili Marco Menchinelli aveva dichiarato che si aspettava una risposta importante dai ragazzi e dalle ragazze impegnate, considerando la valenza degli Assoluti che raddoppiano le motivazioni degli atleti a far bene e per la prima volta abbiamo il piacere di ospitarlo su Swimbiz.it.
Marco Menchinelli è da due anni al comando del settore tecnico che è alla base per scovare e forgiare i giovani talenti italiani in giro per l'Italia e per prima cosa gli abbiamo chiesto se, a mente fredda, come ne esce il nuoto giovanile italiano in prospettiva soprattutto dei Campionati Europei Juniores di luglio in Lituania?
"Come spesso succede i ragazzi vanno sempre oltre le più grosse aspettative perché danno sempre dei segnali più forti di quelli che noi possiamo immaginare, sicuramente l'Assoluto da una sensazione di competizione fortissima, ma se penso che siamo un mese in anticipo rispetto all'anno precedente, insomma i ragazzi si sono comportati veramente molto bene e quindi il nuoto italiano, come spesso accade negli ultimi anni, ne esce molto bene, sono soddisfatto perché ho visto dei progressi tecnici anche dagli atleti un pochino più giovani, buon movimento del 2007 e anche qualcosa del 2008 e quindi la soddisfazione è veramente tanta."
Sono ben 42 gli atleti che hanno nuotato il tempo limite per Vilnius, numeri importati che pongono l’Italnuoto sempre più al vertice europeo giovanile e alcuni dei suoi ragazzi sono andarti anche ben oltre le proprie aspettative centrando la qualifica alle Olimpiadi di Parigi, Alessandro Ragaini e Sara Curtis, che la carta olimpica l’ha conquistata nei 50 stile, ha dichiarato che l’unico che sapeva che avrebbe puntato al tempo è proprio lei, un grande attestato di stima nei suoi confronti. Quali sono dal suo punto di vista, i nomi su cui puntare in questa stagione così ricca di impegni?
"Si, i ragazzi che hanno conseguito il tempo limite sono tanti, alcuni in più di una distanza di gara, al di là di quelli che poi parteciperanno come diritto, di qualche ragazzo che verrà a completare per le staffette, forse qualche piccolo ripescaggio a chi è andato veramente vicino al tempo limite, ma che comunque aveva già fatto un percorso internazionale importante. Devo dire che Curtis e Ragaini hanno un po' sbancato, nel senso che ci si aspettava da loro sicuramente un salto di qualità e questo salto probabilmente è arrivato, non dico prima del previsto, ma insomma è arrivato nel momento giusto. Avremmo aspettato molto volentieri anche di più, avremmo potuto aspettare Sette Colli o i prossimi anni, ma loro hanno fatto qualcosa veramente al di sopra di ogni più rosea aspettativa, perché sono due ragazzi decisamente forti anche da un punto di vista mentale, sono sereni, sono ragazzi che comunque gestiscono la loro vita in modo tranquillo, sono ben gestiti dai loro allenatori, che oltre ad essere molto capaci anche da un punto di vista di relazione, io li ho avuti con me nel collegiale e comunque nelle due manifestazioni della passata stagione, sia agli Euro Junior che al Mondiale, hanno lavorato benissimo anche con il gruppo di appartenenza, quindi andando in modo trasversale oltre ai loro atleti da seguire. Il fatto che Sara mi avesse così confessato anche quali potessero essere i suoi obiettivi, è sicuramente è un grande attestato di stima, io sono andato a dicembre da lei per parlare un po' con l'allenatore, con la società, dando un segnale dal punto di vista federale che insomma la Federazione c'era per qualsiasi cosa, per poterla aiutare visto che avevano un po' di problemi con gli impianti, con la vasca di Savigliano, dove lei è residente, chiusa, quindi tutti i giorni si spostava a Cuneo, è stata abbastanza dura, però quando a domanda molto secca le ho chiesto quali sono i tuoi obiettivi di questa stagione, lei mi ha detto le Olimpiadi, bene, e allora se questo è il tuo obiettivo, come è giusto fare, dedicati interamente a questa situazione, però devi anche migliorare alcuni aspetti che erano già stati condivisi con l'allenatore, lei è stata bravissima perché è una ragazza che sa ascoltare, sa anche dirti le cose come sono, ci siamo confrontati, lei ha capito che forse per fare questa strada doveva migliorare alcuni aspetti tecnici, lo ha fatto, lo ha fatto in un modo esemplare, io non mi prendo nessun merito, il merito è assolutamente loro, tutto quanto, forse ho trovato un po' una chiave per sbloccare questo meccanismo, la ragazza è stata eccezionale, ma io già a Torino avevo visto qualcosa di diverso in lei, nei suoi occhi, nella sua determinazione, nella sua voglia di fare."
Quali invece la soprese che l’hanno favorevolmente colpita nei giorni scorsi a Riccione:
"Devo dire che il livello è stato molto elevato della competizione, fare dei nomi è sempre un po' così, sono un po' scaramantico quindi preferisco non farli, ma al di là di questo ci sono state delle crescite e delle conferme importanti nel settore maschile che insomma lasciano ben sperare per l'estate e quello che mi è piaciuto molto, devo segnalare, è una bella densità nell'attività di stile libero femmine sia nei 200 un po' anche nei 100, insomma si sta muovendo qualche cosa e io credo che il lavoro che stanno facendo i tecnici societari sia di altissima qualità, quindi spero di trovare una pronta generazione nei prossimi anni che finalmente ci regali di nuovo atlete che possano cominciare a fare 1,56-1,57 nei due stile che è la gara dove siamo rimasti un pochino indietro rispetto a qualche anno fa. Dove invece c'è una piccola criticità secondo me è un po' il fondo maschile, 800 e 1500 e qualche qualcosa nel settore femminile sul dorso che ancora è un pochino indietro, però mi auguro che questi mesi servano per far crescere i ragazzi ancora di più e poi in competizione di solito se c'è una bella atmosfera, se c'è un bel contesto i ragazzi sono sempre pronti a dare sempre quel qualcosa in più."
Cosa si aspetta dai Criteria giovanili che sono in programma sempre a Riccione dal 5 al 10 aprile?
"Dai Criteria mi aspetto alcune conferme di qualcuno dei ragazzi già importanti, ma sono molto curioso di vedere i primi anni ragazzi maschi e femmine che forse sono stati un po' tangenti al Covid. Che tipo di movimento ci possiamo trovare al di là dell'aspetto cronometrico, anche da un punto di vista tecnico, capire se siamo un pochino indietro o meno, perché l'onda lunga del Covid secondo me è quella del 2011, 2012 2013, quindi dobbiamo ancora un pochino aspettare e vedere se insomma si riesce a coprire o a colmare questo ipotetico gap che potrebbe presentarsi fra un po'. Il Criteria è sempre un momento di confronto dell'attività giovanile che è sempre di altissimo livello. Spero di vedere ancora migliorare gli aspetti tecnici, quelli che sono sugli ingressi delle virate e sulla fase di apnea, dove già siamo migliorati tantissimo ma ancora possiamo fare molto bene."
Considerando la provenienza dei migliori atleti della nuova generazione praticamente da tutt’Italia e nonostante la grande sofferenza che hanno dovuto patire le piscine nel periodo pandemico, tant’è che il Direttore Tecnico delle Nazionali Cesare Butini da noi intervistato nel 2021 si dimostrò preoccupato che si correva il rischio di perdere almeno una/due generazioni di nuotatori per colpa della mancata attività, il movimento è vivo e vegeto, il lavoro sul territorio da parte dei suoi colleghi tecnici porta evidentemente i suoi frutti, prevede di andare sul territorio per tastare il polso della situazione?
"Come dicevo, è chiaro che dobbiamo aspettare e verificare. Posso dirti che laddove i comitati regionali hanno desiderio di avere confronti e comunque i tecnici si rendono disponibili e desiderosi appunto di fare un confronto con me e con Cesare Butini noi siamo sempre pronti e disponibili. Lo abbiamo fatto già e ripetutamente in varie regioni, ad aprile andremo in Lombardia personalmente a maggio, la prima settimana andrò in Calabria, poi in Veneto, poi in Trentino. Quindi la voglia di andare a come dici tu, tastare il polso ma soprattutto a confrontarci con l'attività del territorio è la ritengo una cosa fondamentale. In questa prossima convocazione degli euro junior mi sembra che a conti fatti siano 15 le regioni coinvolte nelle convocazioni, quindi significa che praticamente c'è una distribuzione sul territorio abbastanza importante. È chiaro che ci sono regioni che sono un po’ più all'avanguardia, ma questo dipende molto anche dal territorio, dalla formazione, dagli impianti, dagli spostamenti perché sappiamo bene che insomma gli spostamenti diventano determinanti per ragazzi che sono ancora in ambito scolastico e che quindi magari fanno fatica per andare a cercare una vasca da 50 e magari fare 50/60 chilometri al giorno per raggiungerla. Per cui adesso che finirà il ciclo con i giovanili saremo pronti a partire e poi da giugno in poi ci dedicheremo all'attività di competizione."
Da giornalista pugliese le chiedo una considerazione appunto sulla Puglia giovanile. Emanuele Potenza e Gabriele Valente sono punti fermi della Sua Nazionale, come vede in prospettiva il gruppo di atleti pugliesi che hanno gareggiato a Riccione?
"La Puglia è una di quelle regioni che sicuramente negli ultimi anni ha dato dei bei segnali. Oltre ai nomi che tu mi hai fatto, ci sono comunque atleti già più grandi come la Tarantino, la Toma, la Pilato che hanno dato segnali veramente di altissimo livello. Spero che insomma i Giochi del Mediterraneo portino una ventata di impianti e di disponibilità per far sì che questa attività venga ancora di più implementata perché la Puglia è lunga, quindi spostarsi non è una cosa facile. I tecnici che conosco molto bene sono di primissimo livello, ma mi viene in mente anche un po’ il recupero della Gaetani, che sì, ha deciso di cambiare, ed è normale che a un certo punto della propria carriera si decida di spostarci e di provare a fare qualcosa di diverso. Anche lei, atleta pugliese che per qualche anno ha avuto un pochino di problemi ma sembra essere tornata ad alti ad altissimi livelli. E io mi auguro che anche regioni che un po’ più in difficoltà quali possono essere la Calabria, Molise e Basilicata provino a rompere un po’ il muro delle difficoltà che in questo momento hanno e cominciare a fornire atleti di alto livello anche loro."
Nel ringraziarla per la sua disponibilità la attendiamo al più presto ospite del nostro Direttore Christian Zicche nel Salotto Acquatico di Swimbiz.
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