Punto Acquatico: E venne il giorno e l’attesa di Thomas: l’Italia si mette a dorso

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Trattenere il respiro dopo il trionfo d’oro di Martinenghi  di ieri sera è, oggettivamente, esercizio difficile e impegnativo. L’adrenalina del tifoso, ai massimi livelli pensabili raggiungibili con l’oro, cede nel godimento mattutino di un’epopea ranistica quasi surreale. Si distende, ma subito viene rintuzzata dall’attesa di rivivere la stessa scarica esplosiva, sacralità di momento unico e sì che pare non finire mai nella gloria  della bracciata.

Oggi è il giorno del dorso, il giorno delle Cecconiadi che fanno da rima al fenomeno a pancia in su che corrisponde al nostro numero di magia acquatica che corrisponde a Thomas Ceccon. THC l’ipnotico interprete di tutte le nostre voglie di delirio acquatico, una sorta di cavaliere gedi azzurro che si contrapponga almeno per un momento, al galletto Marchand ,che ha infiammato di marsigliese l’intera Defanse a forma di piscina.

Per dare alla grandezza italica del nuoto quello che l’Italia ormai si aspetta a cuffia calata. Il dado tratto a rana, adesso la barriera non ponga limiti. Ecco Martineghi è stata la sorpresa inaspettata che ci ha scatenato nel delirio dell’attesa dell’atteso fenomeno a dorso. Lui non si nega ,il Ceccon, anzi. Alza il tiro verso il cinese che entra in finale col primo tempo. Lo nomina , non lo teme, spalla a spalla come si conviene nella singolar tenzone dorsistica. Lo sfida a faccia aperta fuori, a occhialino aperto, e scalda la vasca ancor prima di immergersi.

Cosciente di essere e di esserci, senza paura in cento metri guardati all’insù, verso quel cielo che è oltre la copertura della piscina.

Senza Defanse, ma contro tutto e tutti. Oltre il tempo e quei metri che tutti aspettiamo.

Forza Thomas, l’Italia è già pronta in vasca con te.

zicche@swimbiz.it

 

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