Punto Acquatico: Quel gran signore di Pedoja

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Copyright foto: deepbluemedia per federnuoto

Un confronto in famiglia.

Nella questione Pedoja- Martinenghi, direi che c’est la vie: divorzio consensuale post olimpico. Post trionfo olimpico, post oro. Posto che il frullatore acquatico è denso di addii post, questo della premiata ditta Marco- Niccolò lascia il segno.

Normale che sia, perché le panchine acquatiche dipendono spesso da strette di mano più che da contratti vincolanti. E quando i contratti ci sono dipendono sempre più dai desiderata e dagli stati d’animo degli atleti. Chi e cosa, come e perché, la rana martellante di Martinenghi passa senza nuotare a Riccione, campionato in corta pre mondiale prima giornata, e fa subito la notizia che ti aspetti, ma anche no.

Nella zona detta mista, a parlare non è il campionissimo, o quello di cui si è detto essere il sostituto in panchina. Che non è certo un signor nessuno, ma Giunta detto il Matteo marito ( della Pellegrini ora ballerina) che aleggia ma non commenta.

A farlo è sempre quel gran signore di Marco Pedoja, che affronta con la discrezione e la professionalità di chi ha il merito (vedi Parigi) ma anche l’onere di gestire il meglio per un campione che ha vinto tutto in coppia (sempre con lui) ma cerca un film diverso.

Magari più glam, più da prima pagina per via della nuova panchina. In bocca al lupo mentre in vasca Simone Cerasuolo scalpita nella rana, che con Benny Pilato fa già scintille.

E la Curtis, la Sara talentuosa, apre il capitolo di prima giornata.

Che dopo le panchine, pensa ai voli aerei verso Budapest mondiale.

zicche@swimbiz.it

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