Alberto va veloce, e fa argento mondiale alla prima della scala dei 200 misti. Certo, in una giornata da sei record del mondo in corta (sciolina nell’acqua?), il Razzetti fa il razzo a suo modo: gara a inseguimento, tattica, dal libera tutto, energia da dosare e bilanciare, e poi il gran finale del gratta e porta a casa.
Duecento metri, farfalla e dorso, rana e stile. Tanto per affidarsi al set up figo (parole sue , commentando sul podio di gruppo) di mister Razzo per aprire il medagliere. Per mettere in sicurezza la giornata, per farci godere di un nuoto azzurro che parte come tutti si aspettano visto il ranking e il dna della nostra squadra azzurra.
Ci pensano poi i nostri 4 moschettieri d’argento della velocità, Miressi - Deplano - Zazzeri e Frigo a fare bottino. Il resto? Bello Mora, il dorso della sapienza del Lorenzo che si distende e va nella sua canonica progressione. Un pensiero al Ceccon che non c’è, e forse poteva dire la sua anche nella corta che è sempre una bella vasca a prescindere dai gusti personali. Per giocare alla finale di domani, a pensarci bene Mora è quarto al tempo di ingresso, e i pensieri si fanno larghi ragionando a quello che gli avrà suggerito il suo allenatore Claudio Rossetto. Cioè che se po fà alla Duna Arena, anche se le nostre ragazze della quattro per cento magari sul concetto finale avranno qualcosa da riflettere questa sera.
Che è una vasca sempre bella, velocissima lo abbiamo sopra detto, e pure visto con sei record pure pagati ( 25 mila dollaroni che non sono certo male) che danno un tempo e una gratificazione alla velocità. Gratificazioni giovanili , soprattutto della nostra squadra di new generation a proposito di Michele Busa, terzo nella farfalla sprint uomini (e Ponti lo svizzero che parla un perfetto italiano, WR) che saluta e ringrazia con giusta enfasi il suo allenatore Cesare Casella.
Un doveroso pensiero , visto che i detentori di cronometro, ovverossia i tecnici, sono la vera arma letale oltre cuffia costume e occhialini. Senza la guida, non si sale da nessuna parte.
Un ragionamento che pare scontato, ma spesso qualcuno dimentica, o cambia in corso di opera acquatica.
Non è il caso di questi splendidi giovani new generation italiani.
Buona acqua a tutti, siam partiti con argenteria pesante.
A domani
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