Punto Acquatico L’ultranuoto con le Crooks, poi un Razzo bronzeo

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Domanda: se vi avessero detto che nel  2024 il muro ipersonico della velocità dei 50 stile libero si sarebbe schiantato a nome di uno che fa Crooks di cognome, che dalle nostra parti richiama a quelle scarpe comodose ( col pelo interno) da zona divano? Immagino la risposta , perché 19”90 era  ed è un limite che sa quasi di inumano in vasca.

Più un esercizio di corsa sulla corsia, che di nuotata in acqua. Ma tant’è, onore gloria e storia per questo Jordan delle Isole Cayman, paradiso naturale (e fiscale) per tutti di dollaroni da lui intascati in un giorno dal duplice colpo.

Sì perché in mattinata il record del mondo da lui abbattuto era 20”08, quasi un colpo da casinò pensare alla roulette stratosferica del successivo serale diciannovenovanta.

Gloria di un mondiale che in un giorno rispara cinque record mondiali, con quello dello svizzero Noè Ponti nei 100 farfalla (47”71) che ha un sapore allenante di casa nostra, con il suo tecnico , Massimo Meloni , di provenienza romana sponda Aniene. Che serata poi con gli sforzi quasi sovraumani , quelli sì da operaio della bracciata, di un fantastico Alberto Razzetti, meglio identificato come il nostro azzurro Razzo.

Sofferenza a inseguimento nei 400 misti, sedici vasche a orologeria, avanti e indietro , a tenere testa e inseguire. Considerando l’acido lattico di tutta la settimana, il Razzo è l’uomo nostro del sabato e della domenica.

Il Top medagliato. Bravo e bravissimo. Come super De Tullio , quinto global negli ottocento. Aspettando il domani della Pugliese dalle mille risorse ranistiche, Benny Pilato,  come tra i maschi Cerasuolo e Viberti.

Per la cartolina dei saluti (e del medagliere) magiari da Budapest, c’è ancora una giornata.

E intanto buona  acqua a  tutti , con le Crocs da portarvi al bordo piscina, al caso….

 

zicche@swimbiz.it

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