Alle volte fa più notizia un silenzio, o un almeno un desiderio di. A cosa mi riferisco, nel nostro mondo acquatico dove appena immergi le orecchie ti si apre una pace e appena ti togli la cuffia… bè lo avete capito. Tutti parlano e scrivono, non solo chi lo fa per professione. E allora perché il desiderata di silenzio olimpico da social(leggi qui) annunciato da Federica Pellegrini fa così notizia? Siamo in un mondo socializzato all’infinito, spesso fuori riga o corsia per non dire controllo, dove tutti usano e seguono la tecnologia e questo è un dato oltre il quale è difficile opporsi. Gli americani direbbero don’t fight the trend, non combattere la tendenza. Accomodatevi e seguite, follower, gradito commento se non innesca la ricercata polemica. Spesso a sproposito, ma che cosa è lo sproposito, non è ancora stato definito dalle teorie del guerrilla marketing, quelle secondo le quali un cinguettio o similare condivisione via rete è una conditio sine qua non dello stesso esistere. Vivo e twitto, esisto per tutti perché dico la mia, e come la dico. Federica ha un dono naturale al proposito, non solo in acqua. Riesce a gestire la sua comunicazione con la tempistica di un affermato media manager. Che ha, bravo, ma sul personale della tastiera Fede non delega a opinioni che non siano personalissime e mediate da alcuno. Fede official che tutti aspettano, tifosi, giornalisti, il mondo acquatico, un tweet divino, un istante fotografico autoprodotto fa più notizia della stessa notizia. E quindi se la Fede ragiona sul silenzio che verrà, sa in cuor suo che ha già centrato l’interesse su quel momento del silenzio. Perché anche il silenzio parla, e diventa più forte quando ti cali la cuffia e parti per la grande avventura acquatica. I silenziati acquatici parlano con il loro stile, e Pellegrini di questo stile è certamente la numero uno.
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Federica Pellegrini ha ritwittato l'editoriale.