Più che arrivare in cima, si dice, è difficile rimanerci. Se ti chiami Brasile, sei moralmente obbligato a vincere nel calcio, gli Usa nel basket, la Russia nel nuoto sincronizzato. Per quest’ultima, la vicina Helsinki porta venti di cambiamento. Ai Mondiali Juniores di synchro, il Giappone riesce nell’impresa di soffiarle l’oro nel combinato “90.4000 contro 90.3000, per un soffio – commenta Francesca Gangemi, ex Azzurra e talent Swimbiz nel synchro, che già prima delle finali indicava nel Sole Levante la vera sorpresa della manifestazione – ma sufficiente. L’organigramma nipponico è di nuovo quello di una volta; per la Russia, sarà allarme rosso ai Mondiali di Kazan”. L’Italia sorride con la singolista Noemi Carrozza che, in sesta posizione (stesso risultato nel combinato) “Sbalordisce le aspettative del ‘solito’ 7° posto italiano nello scenario mondiale. L’ho vista nuotare dal vivo; questa giovane romana è di belle prospettive. Forse deve migliorare a livello artistico, ma tecnicamente è già formata”.
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