Un video racconto di quella finale 200 misti a Sidney 2000, sul sito del Coni e dell’International Olympic Committee. Per Massimiliano Rosolino fu un mix di allegria e istinto predatorio. Come Gregorio Paltrinieri oggi “Vero, anche se la sua battuta di caccia dura di più” commenta a Swimbz.it. Merito anche del tecnico, Riccardo Siniscalco “Ma sul palcoscenico della vasca l’atleta vuole apparire, fare rumore. Ci tenevo che tutti mi guardassero”. Prima della finale, disse Occhio, ci sono anch’io alla telecamera. Si sentiva il favorito? “Sì, mi sentivo troppo bene. Arrivavo dopo più gare, in questo fui più fortunato di Paltrinieri. Ma quella era la gara da vincere - non per arroganza – ma perché stare bene ai Giochi capita poche volte nella vita. A me successe una volta su quattro. Coincisero età, esperienza, forma… a quel punto non dici ‘Non ho vinto, va bene lo stesso’ per aspettare altri quattro anni”.
L’unica incognita, per i 1500 di Rio 2016 “Oggi è Sun Yang. Ma a Gregorio consiglio di non dare nulla per scontato. E guardare il mondo: gli atleti vanno ai trials per qualificarsi, senza nascondersi né tattiche”. Non si è nascosto Gabriele Detti a Milano, 3'46"59 nei 400 stile. Christian Zicche, direttore di Swimbiz, ventilò anche un possibile record italiano ai prossimi Assoluti , stabilito proprio da Rosolino a Sidney (3'43"40) "Detti è un ottimo atleta e sui 400, rispetto a me, può fare molto meglio. Ma non fino a 3 secondi in meno Riccione; se farà 3'44 considererò vinta da Christian Zicche la scommessa - d'altra parte - è sul 14’48 nei 1500 che deve puntare, in prospettiva 14’40 e zona medaglia a Rio”. Non guarda solo ai PaltriDetti, ma a tutto il gruppo di Ostia “Lavorano bene sui dettagli, in un equilibro invidiabile. La chiave è che lì comanda Stefano Morini, non Paltrinieri o chi altro – idem dicasi – per Verona. Federica Pellegrini, Matteo Giunta e Filippo Magnini si conoscono da anni, ora deve riuscire a inserirsi anche Gianluca Maglia”. Ambasciatore e osservatore, Rosolinox vede “Il momento per avvicinarmi a un ruolo più dirigenziale, a medio o lungo termine. Non importa se giovanile o assoluto: non ho esigenza di ‘realizzarmi’ o correre”.