Un condensato acquatico di Moro, soprannome a metà tra il maestro Yoda di Guerre Stellari e Miyagi di Karate Kid “dai la cuffia, metti la cuffia”, una litania mantrica scandita da quaderni e cronometri, diretto come sempre “A Milano la gara (1500 di Gregorio Paltrinieri n.d.r.) l’ho vista in televisione, ero al riscaldamento delle ragazze, buoni auspici pel futuro” racconta a Swimbiz.it. Già. Futuro. Pel accento tosco livornese sul blocco di partenza. Che è domani o giù di là in quella Olimpiade di Rio ad agosto, la storia come un passaggio di guerre stellari che passa dalla piscina. Tutto il bello di prima quasi si resetta, mondiali europei, tutto ri-diventa un cerchio, a otto dimensioni e colori. Un colpo al cerchio e uno alla botte, il resto conta come le gare da “onorare” assoluti ed Europei di Londra. La Forza, la bracciata di Paltrinieri, il nipote Gabriele Detti, la squadra di Ostia. Le girls Caramignoli, Pirozzi, Carli, il Centro Federale a disposizione per un progetto a lunga corsia.
Scusi Moro ma dopo? Intendo il suo, di futuro “Il mio progetto è di rimanere qui a Ostia il più a lungo possibile, certo non sono io che decido e determino le cose ma a settembre mi piacerebbe un progetto con chi vuole e ama allenarsi con me” Certo un Mister così potrebbe fare gola a qualche importante club “non sono stato contattato da nessuno al momento.. Estero? mi piacciono le zone calde, ma solo per la vacanza, per il resto non ho pressioni e sono più riflessivo di un tempo, sarà l’età ma prima di rispondere conto fino a sessanta..”. Un bel record se associato al Morini due punto zero, quello dell’anno duemilasedici che subito si riprende dalla pratica zen “io vigilo sul mio gruppo, quando eravamo all’estero non abbiamo avuto distrazioni. Qui iniziano aspettative, non voglio una processione di giornalisti continua”. Il Mantra fa fede “dobbiamo essere concentrati sereni e riposati, e se dopo Londra non vedo questo clima, chiederò alla Federazione di portarci fuori, all’estero”. In tutta tranquillità, conta solo Rio.