“Le condizioni sono di ripresa. Quelle di salute, in particolare, sono stabili. Nel senso che il virus non c'è più e stiamo riprendendo a nuotare con i volumi alti per un velocista e siamo in un periodo di carico. Comunque tutto bene. Tutto secondo programma”. E' sollevato Roberto Odaldi, allenatore di Marco Orsi, velocista finalmente rimessosi dal virus che lo ha colpito(leggi qui) impedendogli di partecipare ad aprile agli assoluti di Riccione. Il tecnico emiliano ha poi raccontato la dolorosa rinuncia del “Bomber” agli amatissimi 50 stile di Rio, per le olimpiadi brasiliane: “Capita nella vita di un atleta. Le delusioni sono all'ordine del giorno. Pensiamo a Cielo che in casa non parteciperà(leggi qui) – commenta a Swimbiz.it, al collegiale presso il Centro Federale di Ostia - questa è una grande delusione , ma Marco ha la possibilità di prendersi una grande rivincita facendo un'ottima staffetta e poi potendo partecipare ad altre Olimpiadi, visto un'età giovane e perché no, altre due. Lavoriamo per questo e c'è la speranza di fare la gara individuale. Vediamo...”
Il discorso poi è andato alla staffetta 4x100 stile: “Mah, da dopo i trials e Londra, è affiorata – prosegue coach bolognese - qualche problematica, a parte Luca Dotto che ha fatto prestazioni eccezionali. Il livello medio non è stato quello che ci aspettavamo. Però è già successo che ci fossero problemi ad Aprile e poi ad Agosto tutto filasse liscio. Noi ci crediamo, senza dubbi”. “Noi temiamo noi stessi - ha proseguito Odaldi - e dando un'occhiata agli avversari, vedo sicuramente gli americani, vedi Adrian, o gli australiani. Ma è tutto il livello che è alto. Dispiace non poter disputare i 50 stile, perché con il tempo di Marco, un 21”6 lo potremmo provare. Sono sempre ottimista. Mai essere perdenti. Bisogna crederci sempre. Mai mollare. Dobbiamo sempre avere alta la nostra autostima”.