Quattro anni fa, alle Olimpiadi di Londra, fu lei la medaglia del nuoto italiano. E dopo quel bronzo olimpico, Martina Grimaldi replicò con l’oro mondiale dell’anno successivo e il titolo europeo a Berlino 2014. Poi una stagione travagliata, tra il cambio nella guida tecnica(leggi qui) e la mancata qualificazione olimpica nella 10 km ai Mondiali di Kazan 2015. “Fu il momento più difficile, ma sapevo che Rachele (Bruni n.d.r.) e Aurora (Ponselé n.d.r.) erano entrambe atlete valide e in grado d qualificarsi” racconta a Swimbiz.it l’atleta di Fiamme Oro e Circolo Nuoto Uisp Bologna. Un movimento che anche in quell’occasione dimostrò di essere cresciuto, con tre medaglie e la qualifica ai Giochi di Bruni – già campionessa nella Coppa del Mondo a tappe - Simone Ruffini e Federico Vanelli. Ma nonostante la profondità dell’Italfondo “Sapevo che su di me c’erano sempre aspettative – e anche ora che si prepara agli Europei di Hoorn in Olanda, dal 10 al 14 luglio – so che c’è chi si aspetterà risultati da parte mia”.
Martina gareggerà nella 25 km da campionessa europea in carica “Abbiamo fatto anche lavori specifici. Darò tutto come sempre e vediamo cosa raccoglieremo” senza andare oltre perché scaramantica. Pensa anno per anno. Non fa differenza tra bacini chiusi o acque realmente aperte, abituata ad affrontare ogni gara col medesimo spirito. Ha superato la fase di ambientamento a Roma e di adattamento a una nuova metodologia di lavoro. Si allena al Circolo Canottieri Aniene, sotto la guida esperta di Emanuele Sacchi, insieme a una nutrita compagine azzurra. Il collegiale dei giorni scorsi al Centro Federale di Verona è servito anche da amalgama con i giovani che, messisi in luce durante l’anno(leggi qui), integreranno la nazionale europea. Un movimento cresciuto, ma che in Martina Grimaldi ha sempre uno dei suoi punti di riferimento.