Sarà un nuoto sempre più globale, parola di Ian Thorpe

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In un'Australia dove, dopo le Olimpiadi di Rio, è iniziata la guerra dei fondi tra i due maggiori organi sportivi del Paese - Comitato Olimpico Australiano (Aoc) e Commissione Sport Australiano (Asc) - il bilancio finale sul nuoto non poteva che essere di Ian Thorpe."Ho trovato interessante il fatto che tutti i nostri atleti che arrivavano da campioni mondiali individuali o da primatisti dell'anno, non siano tornati a casa con la medaglia d'oro" commenta alla Reuters. La ragione principale, secondo il penta-campione olimpico, sta nelle maggiori pressioni che devono sopportare i top swimmers australiani rispetto agli americani. Thorpedo omaggia l'ultima performance di Michael Phelps "Mi sono emozionato, guardandolo nuotare a questi Giochi, più che a Londra. Era migliore nel suo modo di osservare, di competere, di gareggiare - e il suo record di 28 medaglie olimpiche, 23 d'oro - sarà davvero difficile, se non impossibile da battere".

Ma il dato più significativo, sottolinea Thorpe, è che il nuoto abbia allargato i suoi confini. Cita i giovani messisi in evidenza, Kyle Chalmers, Katie Ledecky, Adam Peaty, Joseph Schooling "I nomi diverranno più globali nel futuro. I giapponesi hanno fatto bene, con molti bronzi e una strategia che punta a Tokyo 2020(leggi qui)".

  • E sta lavorando per cambiare l'Argentina acquatica Bill Sweetenham, l'allenatore australiano che curò la crescita della "generazione d'oro" di Thorpe e Grant Hackett, oggi Direttore Tecnico del nuoto celeste y blanco.
  • Quest'anno Fernando Canales, tecnico portoricano che da atleta si allenò a Verona e in seguito ha allenato in Francia, Messico, Turchia ea fatto da vice al mentore di Michael Phelps, Bob Bowman, ha commentato a Swimbiz "La Fina lavora benissimo nello sviluppo del nuoto nel mondo. Quando nuotavo, era un miracolo se qualcuno ti regalava un paio di occhialini”.
  • La Fédération Internationale de Natation, solo nell'ultimo biennio, ha dato la possibilità di allenarsi nella struttura d'avanguardia di Thanyapura (Tailandia) a giovani di Nepal, India, Ruanda, Cambogia, Sri Lanka, Cambogia, Maldive, Timor Est, Bangladesh e promosso programmi per allenatori in Paesi come El Salvador e persino Mongolia, con l'italiano Gianluca Alberani(leggi qui).

Esempi come Schooling da Singapore,  Dmitrij Balandin dal Kazakistan, Ruta Meilutyte dalla Lituania evidenziano come sia sempre più difficile trovare riferimenti certi a un'Olimpiade. E per una singola nazione - salvo eccezioni, come gli Stati Uniti - diventi arduo dominare la vasca in lungo e in largo.

moscarella@swimbiz.it

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