Quando Dario Fo scoprì l’armonia del nuoto

“E poi su e giù per le sponde del lago, una bracciata dopo l’altra, per chilometri. Con lo stupore di scoprire che per nuotare bene quel che conta non è tanto la forza muscolare, ma l’armonia, il saper fendere l’acqua in modo ’rotondo’, senza resisterle, senza forzare nulla. Respirando al momento giusto, in perfetta cadenza con il movimento del braccio e della gamba. Un equilibrio miracoloso che, anni dopo, in teatro, si è rivelato fondamentale per il mestiere dell’attore, quella magica unione di corpo e di parola che per funzionare, sera dopo sera, deve saper ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Un percorso, oggi direbbero un training, che tanti altri hanno fatto nelle scuole, sottoponendosi a estenuanti esercizi esoterici, mentre io invece me lo sono ritrovato bello e pronto grazie a quei fantastici anni sul lago”. Così scriveva nel suo Il mondo secondo Fo il grande attore, autore, regista, artista e intellettuale Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura nel 1997, scomparso oggi all’età di novant'anni. Aggiungendo, poi, di quel lago “Che, tra i tanti regali, una volta me ne fece uno davvero speciale: farmi incontrare il primo amore proprio dentro le sue acque”.

moscarella@swimbiz.it

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