Che Stefano Morini, in arte il Moro, fosse uno abituato a viaggiare non lo scopriamo certo oggi. Frequent traveller, Livorno–Ostia e resto del mondo con la linea del fondo vasca a segnarne il passo. D’altronde, un allenatore è sempre sulla cresta della corsia, ancor più dopo un oro e due bronzi olimpici, e al Festival internazionale del Coaching, quello atletico di Formia lo scorso week end si è di nuovo incattedrato, il Moro acquatico. Costruire un ambiente e un team adatti all’alta prestazione, un tema vincente certo, lo stesso tema operativo che il Presidente dell’atletica leggera Alfio Giomi in uno slancio post mondiale l’anno scorso, indicò come l’unico da prendere a esempio(leggi qui), con sede a Ostia patria di tutte le preparazioni vincenti. Bonifazi (Marco) e Morini alla cattedra, con Paolo Benini - medico nel team federale e del gruppo di Ostia - nella psicologia vincente, il suo tema. Insomma, sul metodo vincente del gruppo del CFO del Moro è tutta una presentazione, un tour quasi continuo, estero compreso. Un’esposizione mediatica e un fiume di parole cronometrate, la vera rock star, come dice Paltrinieri, è proprio lui, interviste comprese. Stefano Morini, lo stesso che fuori dalle cattedre e dal bordo corsia si lancia nell’universo del social tweet oggi, contro “i venditori di folletto nel nuoto”. Un Moro qui, e anche un po’ là. Folletti a parte, è un coach bello in forma che si presenta al via stagionale. Poco venditore di metodo, ma molto essenziale nella sostanza.