Subito al dunque, oggi, fuori i blocchi si gareggia. Si parte con il Mundial canadese in corta a Windsor, finalmente nuotato, che poi è la vera cosa importante fuori da commenti che ogni viglia riserva da quel dì. Si guarda intorno Federica Pellegrini senza Magnini al suo fianco rimasto a guardarla in tv. Subito di batteria Fede e poi di finale notturna, quell’acquatico notturno dopo la mezzanotte ora italiana che ci rifà tornare a mente che la Divina scalda eccome la vasca, e qui un pensierino al palmares da aggiornare con un colore che ancora in corta manca ci può pure stare, ed è a forma di oro sui meravigliosi duecento infiniti metri. Se Pellegrini impregna la prima giornata, non è da meno il gemello di vasca Gabriele Detti, dentro il suo ring acquatico migliore che sono i 400 stile libero, sedici vasche con le valvole rigorosamente aperte , e non diciamo null’altro finanche come si dice fiato alla bracciata e cuffia calata. Nel mentre leggo qualche dichiarazione del nostro Super Paltrinieri, che ai box si allunga per i sempre fantastici millecinque in programma in altre notturne giornate. Parla di giovani con voglie da sprigionare, di poca fame d’acqua e più da kit di partecipazione, quel pacco tutto compreso che a Rio ha fatto trovare nella sacca anche un bel cellulare di ultima generazione dall’organizzazione. Lo sprone è sempre ben accetto ci mancherebbe, anche se un po’ fuori dal Kit chissà cosa ne penserebbe il barone De Coubertin sull’importanza di esserci e partecipare, ancorché almeno il tempo limite sia rispettato quello sì, non sempre gareggiando si vince e uno fa quel che può. Per il resto forza azzurri, tutti e undici e nessuno escluso. Tutti con i piedi fuori dal letto noi, coperta corta nell’acquatico notturno della sempre bellissima Italnuoto.