La situazione è a un punto critico. Il giugno scorso, il ministro dello sport russo Vitaly Mutko ammonì la nazione “Rischiamo la sospensione dalle competizioni internazionali”. Una settimana dopo, fu annunciato l’utilizzo del passaporto biologico per arginare il problema, sollevato persino alla Duma nazionale dal capitano della Russia nuoto, Evgeny Korotyshkin. La Rusada, agenzia nazionale antidoping, ha emesso oggi una sospensione temporanea nei confronti di Vladimir Dyatchin, campione mondiale nella 10 km 2003 e 2007, per la positività a una sostanza non meglio specificata ai campionati russi di giugno. Dopo casi eclatanti come Dyatchin, Melnikov o Efimova, si fa pressante l’esigenza di attaccare seriamente il fenomeno nel Paese.
In allegato, il comunicato della Rusada.
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