Basta demonizzare il nuoto in acque libere

 L’edizione 2014 del Midmar Mile verrà ricordata per la scomparsa del quarantatreenne Herman Van Straten. Quest’ultimo aveva partecipato alla competizione sudafricana in mare aperto per poi non lasciare più alcuna minima traccia. Dopo solo cinque giorni è stato ritrovato il suo corpo; nel 2011 avvenne un caso analogo. In seguito alla sfortunata morte di Van Straten, una parte della stampa locale ha espresso giudizi negativi sul nuoto in acque libere. Anche per Federica Vitale, ex argento mondiale e talent Swimbiz del fondo, “ è inaccettabile che si muoia praticando uno sport. Nonostante questa sfortunata fatalità, da ex atleta, voglio lanciare il messaggio di non demonizzare questa attività sportiva, poiché permette il contatto con il mare, con la natura e  con i cinque sensi. Garantisce quella sensazione di libertà che nessun’altro sport offre .  Basterebbe solo un po’ di sicurezza in più per evitare queste tragedie “.
 
 ugo@swimbiz.it

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