Niente pura, stiate pure tranquilli per Filippo Magnni. La foto pubblicata via social, segno rosso di cinquina fresca sulla schiena, è solo il marchio di fabbrica dello chef Antonino Cannavacciuolo. Gesto di affetto, seppure un po’ rusticano, per il capitano dell’Italnuoto. Che pochi giorni fa ventilava l’ipotesi di una stagione di epilogo “Vediamo fino al Mondiale e poi step by step: potrebbe anche essere l’ultimo”, dopo tanto nuotare. Ma se pure fosse l’ultimo canto del Magno, stiano certi gli avversari che sarà un urlo di guerra. Un assaggio l’ha dato a Milano, in finale nella velocità e persino vincente in quei 200 che definisce “la gara più bella al mondo, sì, ma fino ai 150 m”. Lo schiaffo del soldato Pippo arriverà in vasca, anzitutto per qualificarsi ai Mondiali: comunque vada, non mollerà nulla.