Quello della Fédération Internationale de Natation è un mondo, ultimamente, “Poco dinamico” sottolineava giusto ieri il Direttore di Swimbiz.it, Christian Zicche, in un editoriale(leggi qui). Campagna elettorale work in progress e per veder progredire la Fina e tutto il mondo acquatico, adattandosi allo sport contemporaneo, un cambio al vertice è forse auspicabile.
Ne è convinto anche Craig Lord, giornalista britannico del Times e fondatore del sito Swimvortex, che dal portale online boccia la linea dell’attuale Presidente, Julio Maglione. Dalla gestione dei fondi della Fina, a suo giudizio troppo orientati verso i dirigenti, lasciando le briciole agli atleti, a una battaglia troppo debole in favore dello sport pulito: la gestione dei casi doping di questi anni, la mancata cancellazione dei record degli atleti della Germania Est, la scelta di alcuni personaggi ai quali sono state concesse onorificenze dalla Fina.
Sempre nel suo editoriale, il giornalista presenta lo sfidante alle elezioni Paolo Barelli, già Presidente Fin e Len nonché Segretario Onorario Fina, come uomo che, dall’interno della Fina stessa, può infrangere uno status quo che dura da una decade. Lord conclude citando Alice nel paese delle meraviglie, auspicando che il Barelli Presidente non sia il Pancopinco del Pincopanco Maglione - Tweedledum and Tweedledee - ovvero una sua sostanziale copia. E dia inizio, al contrario, a una Fina più trasparente e progredita.