Uno è il gigante buono del dorso, l'altro l'ha reso popolare con la sua personalità da attore. Uno ha mancato il sogno olimpico di Rio, consolandosi però con la paternità(leggi qui), l'altro che padre lo è da tempo e ha concluso la sua ultima Olimpiade senza infamia e senza lode. Sono Matt Grevers e Camille Lacourt, che tante volte si sono incrociati in vasca segnando un'epoca del dorso, e ora si sfiorano a distanza tra destini opposti. Lo statunitense che aveva accarezzato l'idea del ritiro dopo la mancata qualificazione a Rio, ora dice "E' bello toccare la piastra e leggere il tuo nome per primo" dopo essersi qualificato al suo quarto Mondiale, 52"71 e primo tempo ai trials d'Indianapolis.
Di contro, il francese da tempo ha annunciato che Budapest sarà il suo ultimo Mondiale(leggi qui). Se guarda la nuova nazionale, non riconosce quei volti, perché tanti compagni di mille avventure hanno già detto basta(leggi qui), a cominciare da Florent Manaudou che sostituirà la sorella Laure - nuovamente in dolce attesa - al commento tecnico per France tv. "Mi fa un po' paura. La nazionale mi ha sempre regalato momenti di gioia - confessa Lacourt a L'Equipe, turbato anche dal fatto che soli 9 francesi si siano qualificati per Budapest - ma sono fiero di lasciare il testimone. I giovani hanno bisogno di tempo, anche noi a un certo punto ne abbiamo avuto bisogno".