Una carriera sterminata come telecronista della pallanuoto e non solo per Fabrizio Failla, insignito oggi di un riconoscimento dalla Fin, durante la presentazione ufficiale dei nuovi campionati di A1(leggi qui). Da nuovo caporedattore di Rai Sport responsabile dei rapporti con Federazioni e Leghe, ha ben chiaro il suo compito “Insieme cerchiamo d’individuare quali prodotti mandare in tv e con quali modalità” spiega a Swimbiz.it. Nel caso della pallanuoto “Gli atleti devono avere una cornice degna in cui confrontarsi, con particolare attenzione al colpo d’occhio offerto alle telecamere”. I dati della EBU-Uer, l’ente che racchiude le tv pubbliche eruopee, sono straordinari “La Rai, quindi l’Italia, offre agli sport acquatici il maggior minutaggio di tutta l’Europa – e allargando la panoramica – ai Mondiali di Kazan abbiamo avuto punte del 10% per gli ascolti, qualcosa di straordinario. Proprio in virtù di quest’interesse, non va sciupato per la poca attenzione prestata all’evento sportivo”. Ogni sport ha uno zoccolo duro di appassionati che lamentano poco spazio riservato dalle tv alla loro disciplina preferita. Ma la realtà è che “Gli sport stessi devono rendersi appetibili per la televisione. Un esempio: un telespettatore non appassionato di pallanuoto, facendo zapping, finisce su un match in cui il risultato non sia in discussione; è più probabile che cambi canale se vede venti persone sulle tribune o se può ammirare gli spalti gremiti?”. Qui entra gioco il suo ruolo di consulente per i dirigenti societari, investiti della responsabilità di “Vestire bene le piscine, con un vero ‘marketing oculare’ che offra a spettatori e sponsor l’immagine di cui gode questo sport”. E con gli spazi tv che presto si dimezzeranno, Rai Sport 1 diventerà HD e Rai Sport 2 trasmetterà la medesima programmazione in SD “Per la pallanuoto italiana è una grande vittoria vedersi confermata la diretta tv. Ora dovrà dimostrare di meritarsela”.
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