“Fisicamente, ci siamo. In questi giorni facciamo anche degli ‘sparring’ con la Roma pallanuoto giovanile”. Usa un termine pugilistico Fabio Conti, Ct del Setterosa, e del resto gli sport di squadra sono più fisici che mai. “In caso contrario, non puoi pensare di competere con squadre come Usa, Canada, Australia, Cina… - commenta a Swimbiz.it – poi fare pronostici ora sarebbe aleatorio. Gli Usa sembrano i più in forma e la Russia, padrona di casa, alterna grandi successi a sconfitte incredibili… in World League noi abbiamo sempre condotto il quarto di finale con l’Australia e siamo usciti solo per una palla da dentro o fuori. Ma conta che le ragazze se la siano giocata alla pari”. In match così duri, conta molto la testa. Per questo il Setterosa lavora con lo psicologo sportivo Fin Diego Polani che, in uno sport di squadra “Aiuta a rafforzare la coesione, ma interviene anche su casi singoli, come i portieri. Siamo ancora agli inizi, in tre settimane non può fare miracoli, ma abbiamo raccolto molti dati”. L’altra chiave è costituita dai common training con altre nazionali, anche all’estero(leggi qui) “Anche solo per abituare le ragazze a vedere la pallanuoto da un’altra prospettiva. Per questo sono favorevole verso le italiane che giocano all’estero(leggi qui), a patto che si presentino regolarmente il giorno del collegiale”. Certo è un segnale “Delle nostre difficoltà economiche – ma spesso si sottovaluta (anche nel calcio) quanto possano influire oltre ragioni, oltre a quelle tecniche ed economiche - ho parlato con molti tecnici, padri di famiglia, che hanno allenato all’estero: molti affermano che l’esperienza li ha fatti crescere più nel privato che nella pallanuoto. E’ una scelta di vita”. Fino alle Olimpiadi di Rio 2016, Conti è “Concentrato sul lavoro col Setterosa. Dopo vaglierò con cura ogni opzione. E’ vero che le nuove esperienze sono stimolanti, ma si possono introdurre novità e rivoluzioni anche restando nello stesso ambiente, com’è successo per me in questi anni da ct”.
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