Quattrocento metri sono un girone infernale. Provateli, se avete un attimo di tempo e una vasca lunga a disposizione. Una metà strada tra la velocità e il mezzofondo, nel senso che (il professionista, non voi...) devi spingere e affondare il piedino e il braccino da subito, senza troppi calcoli ma senza accelerare a sproposito. Senza farsi portare a zonzo o farsi illudere dai giochi illusionistici degli altri. Risultato di come deve lo specialista: un pendolino lanciato come un metronomo della gara perfetta. Metà strada come il solito percorso del livornese di Ostia Gabriele Detti, programma che inizia oggi e inserito per le fatiche di ercolino settebellezze. Mancava il sigillo mondiale, lo ha stampato in otto turbinose vasche, tra un cinese imprendibile (Sun) e l’amico del suo compagno di banco (Horton australiano, mate Paltrinieri). Oggi la prima, di bronzo, e considerando che nella mattina non si era certo svegliato con il solito piglio gabriellesco il risultato è chapeau Detti. Finendo in finale con il settimo tempo e alla corsia 1, complimenti doppi. Bravo Gabry, angelo custode della prima giornata azzurra con medaglia in cassaforte.