Se giornali e tv di respiro nazionale parlano di “scontro” o persino “guerra”, forse è il segno che i toni della polemica sorta tra Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri - dopo il premio Alberto Castagnetti all’allenatore di nuoto dell’anno 2017(leggi qui) – si siano alzati un po’ troppo. Ad ogni modo, l'azzurra sembra guardare avanti (letteralmente), con un post motivational dal collegiale di Livigno:
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Intanto, però, quello che una volta era chiamato ‘popolo della rete’ si divide sui social network tra chi dia ragione all’uno o all’altra dei compagni di nazionale. Chi per simpatie personali, chi giudicando le rispettive posizioni espresse. Ma c’è anche chi invita entrambi a troncare la polemica, perché ‘vittima’ dello scontro non diventi il nuoto italiano stesso. Che vive oggi quello che forse è il suo momento di massimo splendore, fatto di medaglie conquistate e modelli positivi da esibire con fierezza. Eppure, basta un niente per danneggiare quell’immagine così faticosamente costruita.
Il riferimento del lettore Claudio Di Pace - già il cognome è un appello alla tregua - non va tanto al calcio giocato, quanto a quello parallelo, fatto di eterna discussione. E col massimo rispetto per il grande Aldo Biscardi, venuto a mancare ieri - i funerali si sono tenuti oggi alla Balduina, a Roma, e alla famiglia va l'affetto della redazione di Swimbiz - forse il nuoto non è ancora pronto a un Processo alla vasca. Tra botta e risposta, arringhe, sguub, tifo diviso. O, non sia mai, persino tribunali.