La cultura era nel suo dna tanto quanto il nuoto. Si allenava in un gruppo abituato a non ridurre le trasferte al classico aeroporto-albergo-piscina, ma che anzi metteva a frutto i momenti di pausa per vedere una piazza, una chiesa o un castello. Ma chi conosceva bene Mattia Dall’Aglio, racconta che lui fosse già curioso di natura, teso all’apprendimento quanto alla dedizione. Aveva già avviato Tavola Italiana, un’attività d’import di cucina italiana in America. Aveva conquistato un posto nella nazionale universitaria nel 2015, meritato, anche perché Mattia era studente vero. E due anni dopo, era a un passo dalla laurea quando un malore se lo portò via(leggi qui).
Per questo la borsa di studio intitolatagli dall’ateneo Unimore, resa possibile dagli sforzi degli amici e riservata a chi si distingua nel doppio percorso di studente e atleta, era il modo perfetto di omaggiare il nuotatore. La proclamazione si terrà domani alle 10.00, nell’Aula Magna di Palazzo Dossetti di Reggio Emilia, alla possibile presenza degli amici di nazionale, da Gregorio Paltrinieri a Simone Sabbioni, fino a Fabio Scozzoli. Che proprio a Dall’Aglio ha dedicato l’Oro europeo vinto di recente a Copenaghen(leggi qui), ringraziandolo per essergli stato vicino, quando il ranista lavorava per tornare ad alti livelli dopo l’infortunio al ginocchio.